CARTELLA CLINICA  
  / Requisiti formali / Compilazione 
  / Anomalie più frequenti nella compilazione
 
Riportiamo le anomalie di più frequente osservazione nelle cartelle cliniche (M.Martini), anche in considerazione dei 
rischi connessi  in caso di contestazione: 
- 1.	SCARSA LEGGIBILITA' - La ricostruzione del caso clinico può essere   problematica, fino a creare difficoltà ad una eventuale strategia difensiva.
 
  - 2. ABBREVIAZIONI IMPROPRIE - E' possibile indurre errori di interpretazione. 
    Sono da proscrivere.
 
- 3.	ACRONIMI - E' possibile indurre errori di interpretazione ad altri professionisti.  E' preferibile usare solo acronimi noti a tutta la classe medica.
 
- 4.	OMISSIONI - Il magistrato può essere indotto a pensare che l'omissione sia intenzionale.
 
- 5.	GENERALIZZAZIONI - Possono disorientare. E' opportuno usare frasi chiare e significative sugli accadimenti, con particolare riguardo per la attualità anamnestica.
 
- 6.	FRASI POSITIVE/NEGATIVE - Soprattutto qualora il decorso clinico sia atipico, è opportuno non limitarsi a scrivere solo i sintomi che il paziente "ha", ma anche quelli che "non ha".
 
- 7.	ANNOTAZIONI POSTUME - E' necessario trascrivere immediatamente gli eventi, soprattutto i più rilevanti, in modo da poterne precisare correttamente l'epoca.
 
  - 8. CORREZIONI IMPROPRIE - La correzione deve essere chiaramente visibile, 
    onde evitare di indurre al magistrato ipotesi di "falso materiale", ma anche 
    ipotesi di deliberata contraffazione degli eventi ("falso ideologico").
 
- 9.	OPINIONI PERSONALI - Sono da evitare, soprattutto quando emergono contrasti con il paziente o coi parenti, annotare eventuali frasi "tra virgolette", senza alcun commento.
 
- 10. INSINUAZIONI INOPPORTUNE - E' da proscrivere qualsiasi  
     insinuazione su procedure cliniche eseguite da Colleghi, che possa  
     essere lesiva della professionalità altrui. 
 
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