GIURISPRUDENZA NELLA CARTELLA CLINICA / Falsa attestazione in cartella clinica

La falsa attestazione in cartella clinica delle motivazioni alla base del ricovero ha determinato la condanna del medico chirurgo per il delitto di falsità ideologica in atti pubblici di cui all'art. 479 del codice penale. La norma penale stabilisce che il pubblico ufficiale, che, ricevendo o formando un atto nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui ricevute, o comunque attesta falsamente fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, soggiace alla pena della reclusione nei termini stabiliti dall'art. 476 codice penale. In particolare nella cartella veniva attestato che la paziente era stata ricoverata per ascesso mammario anziché per un intervento di chirurgia estetica, mentre i giudici di appello avevano ricostruito una sostanziale differenza tra l'intervento eseguito e quello descritto, con lo scopo di consentire che il costo fosse sostenuto dal Servizio sanitario nazionale che, all'epoca, non rimborsava operazioni di plastica al seno.
Cass.Pen. sez. V sentenza 41394 del 06/11/2008

Tratto da Dirittosanitario-avv. Ennio Grassini

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